Nella pratica quotidiana la mia attività principale consiste nel fornire consulenze nutrizionali individuali.
I motivi per cui le persone si rivolgono a me possono essere i più svariati e solo di rado si limitano alla richiesta di perdita di peso. Accanto a questa necessità infatti le persone sempre più spesso esprimono il desiderio di imparare a mangiare bene, vogliono capire come prendersi cura della loro salute attraverso l’alimentazione e così facendo migliorare il loro stile di vita ed essere più attivi.
La consapevolezza che il nostro benessere passi attraverso il cibo che mangiamo ogni giorno è fortunatamente diffusa e sempre più viva. Tutti noi abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita come le nostre sensazioni e il nostro stato di salute cambino a seconda della qualità della nostra alimentazione e quanto i momenti di disordine alimentare influenzino, oltre che il nostro benessere fisico, anche il nostro umore e in generale le nostre emozioni.
Per queste ragioni rivolgersi a un’esperta di nutrizione è un passo importante nel percorso personale verso la propria salute. Mi sento davvero fortunata nel poter contribuire in questo processo di cambiamento e credo fermamente che affinché questo possa avvenire sia necessario “incontrarsi”.
Il momento dell’incontro è fondamentale per capire la storia personale di ciascuna/o, non solo in termini di salute ma anche dal punto di vista della routine alimentare e delle abitudini di vita.
L’atto di mangiare pervade tutte le nostre giornate e varia a seconda del tempo che abbiamo a disposizione, dipende da dove ci troviamo e dal cibo che possiamo reperire. Per questo motivo durante il colloquio, dopo un’analisi approfondita della storia clinica, lascio ampio spazio a quella che in gergo si definisce la vera e propria intervista dietetica.
L’intervista dietetica consiste nella ricostruzione delle giornate dal punto di vista alimentare e consente di capire come siano organizzati i vari pasti (prima colazione, pranzo, cena ed eventuali spuntini), quale sia la varietà del cibo e se ci siano preferenze/ avversioni verso determinati alimenti. Per far questo ci si può avvalere anche del diario alimentare, uno strumento utile per portare alla luce eventuali difficoltà (a volte inconsapevoli).
In particolare se le persone che si rivolgono a me praticano esercizio fisico, diviene davvero importante analizzare, oltre che la qualità/quantità del cibo, anche i tempi a disposizione per i pasti ed esaminarli in funzione degli orari/ intensità degli allenamenti.
Il fattore tempo è cruciale: mi capita molto di frequente di fornire consulenze a persone che per esigenze lavorative si trovano ad avere ritmi di vita inconsuenti (lavoratori su turni, persone che viaggiano molto) e che quindi faticano a trovare soluzioni buone per l’organizzazione delle loro giornate alimentari. In questi casi cerco di dare proposte intelligenti e pratiche per i diversi pasti, sane e facili da comporre o reperire, sostenibili nel tempo e saporite.
Tornando allo sport, quest’aspetto è cruciale nei percorsi di dimagrimento ma non solo. In molti casi esso di per sé stesso costituisce il motivo della visita. È risaputo infatti che se la migliore tabella di allenamenti e la più scrupolosa preparazione atletica non sono sostenute dalla corretta alimentazione, danno risultati in termini di performance più scarsi rispetto a quelli ottenibili quando ci si prende cura di tutto l’insieme.
Aspetto piuttosto controverso nell’ambito dell’alimentazione sportiva sono gli integratori alimentari. Il mondo dei prodotti per l’integrazione sportiva è estremamente variegato e di difficile interpretazione a causa della pubblicità e del marketing che spesso lo sostengono; tuttavia una buona integrazione in talune circostanze può essere davvero utile. Per questo, a maggior ragione, è utile avere un’opinione di un/una professionista esperto/a che aiuti a dipanare i dubbi e a orientare la persona all’interno di questo mondo così vario. Personalmente seguire sportive/i sotto il profilo alimentare mi appassiona molto perché è un settore in costante evoluzione; più in generale, far avvicinare o riavvicinare le persone alla pratica sportiva, accanto a un’alimentazione sana, è avvincente e gratificante perché porta a risultati concreti e i miglioramenti sotto tutti i punti di vista, non ultimo quello mentale ed emozionale.
L’apparecchio misura l’idratazione di conseguenza è importante che il paziente sia
normo-idratato/a e che il test venga eseguito di volta in volta, più o meno, nelle stesse condizioni.
Una volta raccolte tutte queste informazioni e ottenuto il consenso all’invio del materiale via mail, procedo con l’elaborazione del piano alimentare che invio solitamente in 4-7 giorni lavorativi dall’incontro.
A seconda delle esigenze e preferenze del paziente, formulo una proposta a scelta multipla con gli equivalenti per ogni pasto oppure un menu giornaliero di una-due settimane in modo tale da consentire ampia scelta ed evitare il temibile effetto “noia”.
Personalmente non uso software di elaborazione diete ma preferisco confezionare dei piani alimentari su misura, tenendo in considerazione tutto quello che durante il colloquio dietetico è emerso.
Altro aspetto per me imprescindibile è il rispetto della stagionalità: la nostra alimentazione cambia piuttosto radicalmente dall’inverno all’estate e questo fattore deve essere preso in considerazione.
A seconda delle esigenze di ogni persona, il percorso alimentare cambia. Non ci sono regole fisse né formule magiche: gli obiettivi e la cadenza vengono definiti di volta in volta nel rispetto delle necessità di ciascuno.Solitamente il mio consiglio è quello comunque di fare una visita di controllo a distanza di 30-45 giorni dal primo incontro al fine di valutare l’aderenza rispetto alle indicazioni date, discutere di eventuali dubbi/criticità e mantenere alta la motivazione.
L’obiettivo primo e ultimo del mio lavoro è aiutare le persone che si rivolgono a me a star bene attraverso l’alimentazione, a vivere un rapporto sereno con il cibo ed essere in grado di compiere liberamente le scelte più giuste per loro e per la loro salute, in modo consapevole e rispettoso della loro persona e dell’ambiente.