Educazione alimentare per la famiglia
  • Sono a corto di idee per la cena!
  • Ai miei bambini non piacciono le verdure e io non so davvero più come fare per farle mangiar loro.
  • Come posso fare una spesa intelligente e organizzare bene i miei pasti?
  • Non so cosa preparare a merenda per mio figlio che poi va ad allenamento.
  • Arriviamo a casa tardi alla sera e finisce che spesso ordiniamo una pizza o mangiamo un panino.
  • Amo cucinare e invitare i miei amici da me per mangiare tutti assieme…ho paura che questa mia passione mi impedisca di perdere i chiletti in più che tanto mi danno noia.
  • Mia figlia odia la colazione e ogni mattina è la solita storia.
  • Ho paura di non avere/fornire un’alimentazione completa e adatta alle esigenze di tutti i componenti della mia famiglia.
  • Compro le “schifezze” non per me, ma per i ragazzi…sa a loro piacciono. E poi, va beh, le mangio pure io!
  • Aspetto mio marito/compagno che rientra tardi e mi ritrovo a mangiucchiare nell’attesa…mi rovino la cena e sono nervosa.
  • Sono uno studente fuori-sede e non sono abituato a organizzare la mia alimentazione.
  • Vivo per conto mio e torno a casa tardi, stanca dopo una lunga giornata di studio/lavoro…apro il frigo e mangio la prima cosa che mi capita.
  • I miei figli stanno crescendo e hanno sempre tanta fame. Cucino per loro e devo preparare piatti sostanziosi ma vorrei dimagrire.
  • Per mangiare bene bisogna avere molto tempo: io non ne ho. E se ne ho di libero di certo non voglio trascorrerlo in cucina a cucinare.
  • La mia pausa pranzo è sempre sacrificata: non mi piace andare in mensa e il bar più vicino propone sempre le solite cose. Mangio un pacchetto di cracker e uno yogurt davanti al pc e poi quando torno a casa sono stanco e nervoso e attacco la dispensa.

Mi sono permessa di riportare qui alcune delle frasi che più spesso mi vengono rivolte dalle persone che chiedono la mia consulenza.

Nella maggior parte dei casi sono proprio delle motivazioni pratiche come queste quelle che spingono li/le spingono a rivolgersi a me e sono risposte concrete quelle che cercano.

L’atto di mangiare è legato infatti alle nostre abitudini quotidiane e vincolato talvolta a esigenze che non dipendono solo da noi.

Riportare attenzione a questo momento significa per prima cosa aver cura della salute nostra e della nostra famiglia e, in seconda istanza, riappropriarci della bellezza di questo gesto e viverlo in maniera serena.


Cresciamo con la convinzione che per mangiare bene ci voglia tanto tempo e che sia difficile conciliare lo studio/il lavoro con la cura della nostra alimentazione, ma, come accade spesso, le convinzioni non sempre sono vere e comunque si possono cambiare. Il più delle volte basta davvero poco, come ad esempio:

  • Fare una spesa intelligente: se in casa ho a disposizione gli ingredienti “giusti” tutto risulta più facile;
  • Avere un minimo di programmazione settimanale rispetto ai pasti o quanto meno disporre di alternative sane;
  • Variare l’alimentazione cercando di lasciar spazio ai prodotti di stagione;
  • Fare degli spuntini golosi ma equilibrati, evitando il più possibile di comprare prodotti industriali;
  • Capire quali siano i momenti più critici e cercare di prevenirli.

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Per me educazione alimentare significa:

  • partire dalle piccole scelte che compiamo tutti i giorni (quello che mettiamo nel carrello, dove decidiamo di andare a fare la spesa, quanto tempo dedichiamo ai pasti, dove mangiamo o con chi) per vivere un cambiamento più profondo;
  • tradurre la teoria in pratica e capire le ragioni che motivano certi consigli di salute;
  • conciliare la ricchezza della cultura gastronomica di ciascuno/a con il benessere fisico;
  • estendere alle persone di cui ci prendiamo cura quanto abbiamo appreso;
  • scoprire che mangiare e far da mangiare è un atto d’amore.

Per questo quando parlo di educazione alimentare il più delle volte mi rivolgo alle famiglie, alle mamme, ai papà, ai nonni, ma anche agli studenti e alle studentesse che si trovano a vivere lontano da casa per la prima volta e a tutte le persone che vivono da sole o che trascorrono la maggior parte delle loro giornate fuori casa.

Mangiare bene fa rima con vivere bene.