Finalmente è arrivata la primavera con la sua profonda energia rigenerante. Per quanto quest’anno la stiamo vivendo tutti da distante, sentiamo che a poco a poco la pigrizia invernale scivola via, lasciando al suo posto quell’inconfondibile “friccicorio” che solo questa stagione porta con sé. Vivere la primavera in simili circostanze non è sempre semplice ma possiamo comunque sfruttare tutta la forza di questa stagione ed esserne partecipi, anche da casa.
Come? Nel video “Vivere la primavera a distanza ma da vicino” vi ho dato qualche dritta relativa allo stile di vita da adottare in questi mesi di passaggio, mentre oggi sono felice di mostrarvi come possiamo naturalmente portare sulle nostre tavole, tutti i giorni.
Prima però, per capire meglio la logica dei consigli alimentari che vi sto per dare, faccio un breve riepilogo sul significato delle primavera secondo la Medicina Tradizionale Cinese. Secondo la teoria delle Cinque fasi, questa è la stagione del Legno (lo Yang nello Yin), si associa allo zang-fu (organo-viscere) Fegato e Vescicola biliare, all’emozione della rabbia e al colore verde. Il Fegato è responsabile dell’armonico fluire dell’energia (QI) ed è preposto all’immagazzinamento del Sangue, oltre che al nutrimento dei muscoli e dei tendini. Il suo ideogramma è uno scudo ben piantato a terra con la funzione di difenderci e l’immagine a cui lo si associa è quella del generale che pianifica la battaglia. Un Fegato in buon equilibrio ci dà la capacità e la prontezza di prendere le decisioni giuste e di pianificare il nostro futuro, senza perderci in giri vani e anzi adottando le strategie utili a conseguire ciò che desideriamo realmente. Sempre secondo la teoria della Cinque fasi a ogni fase si associa un sapore e nella fattispecie quello legato alla primavera è l’acido, un sapore astringente che contrasta con la natura espansiva del movimento di Fegato e la trattiene. Attenzione a non esagerare con questo gusto perché se è in eccesso danneggia il Fegato più che aiutarlo: ogni sapore nella giusta proporzione tonifica l’organo a cui si dirige, altrimenti lo lede.
Fatte queste premesse, veniamo alla pratica.
Primissima cosa: idratazione. Parte dei fastidi antipatici che possono comparire in questo periodo (es. mal di testa, gonfiori, irrequietezza) si risolvono semplicemente aumentando l’apporto idrico.
È importante pertanto iniziare dal mattino a ripristinare le riserve idriche depauperate durante il riposo notturno, bevendo sempre un bel bicchiere d’acqua tiepida/a temperatura ambiente appena svegli e dando così un delicato buongiorno anche all’intestino. Se l’acqua vi annoia, ottime in questo periodo sono delle tisane tiepide a base di erbe amare (es. tarassaco, ortica, boldo, carciofo), insaporite con menta, finocchio o liquirizia per renderle più gradevoli e al contempo aiutare la digestione e proteggere lo stomaco. In alternativa potete aggiungere all’acqua qualche goccia di limone, di succo di mirtillo oppure di aceto di mele, ma sempre senza esagerare.
Caffè, cioccolato, alcolici e cibi grassi-fritti o molto zuccherati alimentano il fuoco di Fegato, creando più facilmente il divampare dei classici sintomi di Calore, come il mal di testa e i dolori di stomaco.
Proviamo a sostituire semplicemente il caffè con una tazza di tè verde, che oltre a quella piccola quota di teina (=caffeina) fornisce tanti anti-ossidanti. Se ci viene voglia di cioccolato proviamo a mangiare un buon yogurt naturale con cereali e qualche scaglietta di cioccolato fondente, in modo da appagare il gusto senza fare tanti danni. Quanto all’alcol, è evidente che essendo il suo metabolismo a carico del fegato conviene limitarlo a maggior ragione in primavera.
Se però proprio non si riesce a resistere, suggerisco di stare alla larga dai cocktail che oltre all’alcol hanno anche molto zucchero e preferire al loro posto una birra leggera (per la MTC rinfresca e muove il QI).
Ogni giorno si raccomanda di mangiare un paio di porzioni di verdure (pranzo E cena) e due-tre di frutta fresca, preferendo prodotti di stagione.
Dal momento che la natura è saggia e in ogni stagione ci fornisce ciò di cui abbiamo bisogno, semplicemente portando in tavola le verdure della primavera stiamo facendo già un buon lavoro.
In particolare sono indicate in questo periodo il sedano, tutte le erbette (tarassaco, catalogna, spinaci…), gli asparagi e i carciofi, e più in generale tutti gli ortaggi di colore verde.
Tra i cereali sono da preferire il riso e il grano saraceno mentre tra i legumi consigliate le fave, i piselli e i fagioli mung, ancora meglio se sotto forma di germogli.
Come condimento, raccomando olii vegetali a crudo, poco succo di limone fresco e magari una salsina di yogurt e senape, al posto della più pesante maionese.
Durante la primavera è consigliato fare qualche giorno di dieta disintossicante, in modo tale da eliminare le scorie accumulate durante l’inverno e ripartire più forti, dando sollievo al fegato, organo deputato più degli altri alla pulizia.
Dedicare un giorno alla settimana o ogni due settimane a una dieta più leggera è un gesto semplice ma molto efficace, soprattutto ora. In molte culture e religioni proprio in questo periodo dell’anno sono previsti e spesso prescritti digiuni o astensioni da particolari classi di alimenti come alcol e carne.
Va da sé che questo tipo di pratica va seguita con buon senso e non è indicata in caso di patologie quali il diabete o durante la crescita o la gravidanza. Vedremo assieme un esempio di giornata detox nel prossimo video.
Concludo questa breve lista di consigli primaverili augurandovi di cuore di vivere questa stagione con fiducia e con un pizzico di leggerezza. Mentre scrivo queste righe, ascoltando la canzone Spring di Angel Olsen, mi sorprendo a pensare che in inglese primavera si dice proprio “spring” (salto): che sia per tutte/i un buon salto nella stagione dell’amore e dei nuovi inizi!